martedì 28 giugno 2022

Chiese trecentesche di Imola: S. Maria dei Servi

La chiesa di S. Maria dei Servi è stata innalzata dai Padri Serviti nella seconda metà del ‘300 e nei secoli successivi subì diverse modifiche. 


(Sulla sinistra la facciata di S.Maria in Regola ed il suo loggiato)


La facciata attuale, preceduta da un loggiato, ha mantenuto il portale in arenaria del ‘500 che presenta scolpiti gli stemmi di Papa Giulio II della Rovere e delle famiglie nobili più rappresentative della vita imolese del periodo: i Sassatelli, i Della Bordella, i Pagano e i Lardiani.


Il portale d'ingresso è preceduto da un portico anch’esso del 1500, poi rimaneggiato e modificato più volte nel corso dei secoli.

L’interno, con navata unica e otto cappelle laterali, conserva un monumentale altare maggiore in legno dorato, intagliato dall’imolese Giuseppe Giuliani nel 1680, una rappresentazione pittorica della Madonna con Gesù Bambino del XII secolo, ritenuta miracolosa perché si ritiene abbia interceduto in favore della città in occasione di un’epidemia di peste nel 1632. 

In chiesa sono conservate importanti opere di fine ’600 e inizio ‘700: tre dipinti del bolognese Domenico Viani ed una statua della Madonna Addolorata di Filippo Scandellari.


(L'altare maggiore intagliato da G.Giuliani nel 1680)

Di fronte alla chiesa si apre piazza Mirri restaurata di recente, che mostra nel suo angolo esterno sulla via Emilia, una particolare fontana  ideata dall’artista contemporaneo Mauro Andrea.

ricerca a cura di 
Matteo Basciani

classe 2^C-AFM

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