giovedì 12 maggio 2022

San Cassiano, dalla prima chiesa imolese alla grande cattedrale

La prima chiesa cristiana sorta a Imola fu una piccola cappella costruita verso il 337 d.C., situata all’esterno delle mura della città, dove era stato sepolto il martire San Cassiano, presso il luogo che oggi si chiama Croce Coperta. 


(La cattedrale di San Cassiano di Imola con il suo campanile)


L'attuale chiesa venne edificata all'interno delle mura cittadine nel luogo dove sorge attualmente, in una parte della città che era definita "Montale",  tra il 1187 e il 1271. All’inizio del XIII secolo venne costruita la cripta, nella quale furono riposte le reliquie di San Cassiano, patrono di Imola (240 circa - 303/305) e dei santi Pietro Crisologo, Proietto e Maurelio. 


(La cripta della cattedrale di S.Cassiano)

La Cattedrale venne consacrata dal vescovo Sinibaldo Miloti da Certaldo, nello stesso anno in cui venne terminata la sua costruzione, il 24 ottobre 1271. Negli ultimi anni del secolo e nei primi del successivo la cattedrale venne affrescata con una serie di pitture parietali nella tribuna e nel portico. 

Nel 1659, fu commissionata una nuova facciata anteriore, in una nuova elegante forma, eliminando il portico che c’era inizialmente. Negli anni successivi subì numerosi rimaneggiamenti e venne completamente ristrutturata nel 1763, per via di gravi problemi di staticità. La riprogettazione dell’edificio venne affidata all’architetto Cosimo Morelli che, in quegli anni, si stava occupando della trasformazione urbanistica di tutta Imola. La ristrutturazione giunse a termine nel 1781 e, il 28 maggio dell’anno successivo, venne nuovamente consacrata da Papa Pio VI. 



La Cattedrale subì ulteriori modifiche verso la fine dell’Ottocento, in particolare fu rifatta la pavimentazione sia interna, che del perimetro attorno all’edificio. In occasione del Grande Giubileo del 2000, l’architetto Alessandro Bettini venne incaricato dalla diocesi di progettare e dirigere i lavori di restauro della Cattedrale e della realizzazione della gradinata in marmo della Cattedra del Vescovo. L'edificio attuale presenta tre navate con profonde cappelle laterali, il presbiterio e la sottostante cripta. La navata centrale si caratterizza per la scalinata che conduce al maestoso presbiterio. 

 

(Vista della navata centrale)

Al di sotto di essa è collocata la cripta dove è conservato il braccio destro del Santo protettore di Imola: San Cassiano. La reliquia è posta all’interno di un braccio d’argento, con su scritto: “Hoc est brachium Sancti Casciani Martyris” che significa: “Questo è il braccio di San Cassiano Martire”. 

La parte superiore del tempio, di architettura corinzia, è caratterizzata da una forte presenza di ornamenti in stucco. Imponente e maestoso è il tamburo che sovrasta l’edificio. 


Le cappelle delle navate laterali raccolgono svariate opere artistiche. Partendo dalla prima cappella a destra, possiamo notare la Cena di Emmaus, di Ignazio Zotti, raffigurata sulla pala dell’altare. Nella seconda cappella a destra si trova un Crocifisso ligneo, risalente probabilmente alla fine del XV secolo. Sulla parete di destra è presente  l'Esaltazione della Croce, una tela di Angelo Gottarelli. Nella terza cappella, invece, è situata la Sacra Famiglia con san Giovannino, un quadro di Giacomo Zappa. 

Passando al lato sinistro, nella prima cappella si trova il fonte battesimale, recuperata della cattedrale medievale, quest’ultimo risale ai primi anni del XVI secolo. Nella seconda cappella la pala dell'altare raffigura san Pietro e san Paolo. Risale al XIX secolo, di quest’opera, tuttavia, è ignoto il nome dell’autore. Nella cappella successiva, la penultima, sulla parete si trova un grande affresco: la Madonna delle Laudi, oggetto di devozione, risalente alla prima metà del '400. Nell'ultima cappella a sinistra è esposto un dipinto dell'Assunta, di Jacopo Bertucci. È ancora visibile, inoltre, la lapide funeraria di Girolamo Riario, che, su disposizione della vedova Caterina Sforza, fu sepolto all’interno della Cattedrale.


ricerca a cura di

Christian Cenni

2^C-AFM