sabato 23 aprile 2022

Quando Imola si chiamava Forum Cornelii

La Nascita della Città

La Pianura Padana, fino al II secolo a.C., era territorio dei Galli, quindi i romani decisero di conquistarla seguendo tre fasi ben distinte: la realizzazione di una via consolare, la creazione della centuriazione seguita dall’assegnazione delle terre ai coloni e la fondazione delle città. La strada venne ultimata nel 187 a.C. e venne nominata “via Emilia”, in onore di Marco Emilio Lepido suo realizzatore. Dopo la realizzazione della strada si cominciarono a dissodare i territori a nord, costituiti per la maggior parte da foreste e paludi. Dopo un periodo che possiamo definire “coloniale”, i romani cominciarono a realizzare una vera e propria urbanizzazione del territorio che sottrassero ai Galli. 

Solamente dopo la metà del I secolo a.C. Forum Cornelii acquistò lo status di città. Il nome molto probabilmente fu dato in onore del vincitore della guerra sociale, che aiuterà poi l’ascesa di Giulio Cesare, ovvero Lucio Cornelio Silla.

Già dal termine forum si capisce la vera natura della città, infatti essa era un mercato e un punto di ritrovo per i commerci che andavano da ovest a est lungo la via Emilia e la via Selice verso le valli e i porti palustri a nord.

Nei sobborghi occidentali esisteva un grande anfiteatro, che poteva contenere più di diecimila persone e da ciò gli studiosi hanno potuto affermare che Imola aveva un’ alta densità della popolazione già all’epoca.

(mappa di Imola di Leonardo in cui è visibile la centuriazione)

La centuriazione

La centuriazione romana consisteva nel dividere secondo uno schema ben preciso un pezzo di terra, che poteva andare da un campo a una città. Per realizzare una perfetta centuriazione si doveva dividere lo spazio in modo da formare angoli retti tra le strade, i canali, gli appezzamenti agricoli.

Come detto prima, dalla pianta della città di Imola si può scorgere la centuriazione che è stata eseguita durante la fondazione, infatti possiamo vedere i diversi angoli retti che le strade formano incrociandosi tra di loro. L’intersezione tra via Emilia e via Appia, rispettivamente decumano e cardo massimo, formava la piazza della città, l’antico forum, il quale era il centro della vita politica, sociale ed economica. Addirittura oggi sono stati trovati resti del vecchio Foro, pavimentato con un lastricato di marmo durante l’età imperiale, sotto alla piazza dedicata ai Caduti per la Libertà. 

(mappa della centuriazione romana in Emilia-Romagna)

Archeologia urbana
Negli ultimi anni sono stati effettuati degli scavi archeologici all’interno del centro storico che hanno portato alla luce una fase edilizia molto antica, che potrebbe risalire agli inizi del II secolo a.C. o addirittura anche al III secolo a.C., quindi in un periodo antecedente all’epoca coloniale. Gli scavi più significativi sono:

1. Ex chiostro di San Francesco (Biblioteca Comunale)
Nel maggio del 1989 furono effettuati degli scavi sotto l’ex chiostro di San Francesco. Si arrivò a una profondità di 3,40 metri e le sezioni che vennero a galla non furono considerati di grande importanza dagli archeologi, tranne per alcuni frammenti di ceramica medioevale antica nei livelli superiori e alcuni frammenti di marmo che probabilmente derivavano da un importante edificio o domus romana nei livelli inferiori. 
A 2,80 metri è stata trovata anche una struttura muraria in ciottoli di fiume, sulla quale si posava una fogna in mattoni risalente ai romani. Grazie al ritrovamento di un frammento abbastanza grande di patera a “vernice nera” sullo strato sul quale poggia il muretto ciottolato, si può attribuire il primo manufatto all’epoca repubblicana, invece la fogna dovrebbe risalire all’epoca imperiale.

2. Via Verdi
Gli eventi storici che hanno segnato la città dalla preistoria fino al Medioevo sono stati ricostruiti grazie ad altri scavi effettuati in via Verdi e di nuovo nell’ex cortile di San Francesco, infatti questi ritrovamenti sono tra i più importanti dell’ultimo decennio. In poco più di tre metri sono stati trovati segni che ci narrano la vita quotidiana dell’uomo, caratterizzata da attività edilizie, artigianali e domestiche.
Gli archeologi hanno diviso gli scavi in cinque strati, in ognuno dei quali è presente uno o più elementi che ci rimandano ad un determinato periodo storico.
Nel primo strato possiamo trovare delle tombe molto povere risalenti al periodo dopo l’XI secolo, al di sotto sono stati trovati resti di una modesta casa risalente al periodo dell’alto medioevo (VII-IX secolo). Nel terzo strato sono stati trovati segni di antiche costruzioni, per esempio lussuosi pavimenti in mosaico o tracce di affreschi colorati probabilmente appartenuti a domus imperiali, il tutto risalente all’età dal I al III secolo, nel quarto troviamo un pezzo di storia di età romano-repubblicana (II-I secolo a.C.), dato che è stata fatta riemergere un’imponente colonna in gesso. Infine, dall’ultimo strato cominciano le argille, che ci fanno capire che la zona è stata soggetta a forti alluvioni durate millenni. Possiamo anche affermare che a Imola, anche settemila anni fa, era presente l’uomo e questo ce lo fa capire il ritrovamento di un vaso in ceramica del neolitico antico trovato proprio in questi livelli alluvionali.

(Resti di pavimentazione romana ritrovati durante uno scavo a Imola)



lavoro di ricerca svolto da:
Christian Russo
2^C-AFM

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