lunedì 25 aprile 2022

La "chiesa dei partigiani": San Giacomo Maggiore di Imola

La chiesa di San Giacomo Maggiore del Carmine con annesso il suo convento è situata a Imola in Via Emilia 32. E’ una chiesa trecentesca rinnovata nel 1700, costruita grazie all’unione della parrocchia di San Giacomo e del convento carmelitano di Santa Maria. La prima sede della chiesa, tuttavia, si trovava in piazza Abate Ferri, a 200 metri dalla posizione attuale. La particolarità di questo luogo sacro è che all'interno del convento si possono trovare marionette e burattini dell'Ottocento, provenienti da tutta Italia e da paesi esteri.

Le origini

Nell' XI secolo abbiamo le prime notizie sulla prima collocazione della parrocchia: si trovava nella chiesa in piazza Abate Ferri lungo la via Emilia, tuttavia in questo periodo non aveva ancora tutte le funzioni parrocchiali ed era situata al di fuori della cinta muraria di Imola. 

Nel 1323, con l'autorizzazione di Papa Giovanni XXII, dei frati che abitavano nel convento del Carmine vicino alla parrocchia primigenia, costruirono la Chiesa del Carmine. Essa, a differenza della prima sede, era parrocchia e si trovava all’interno delle mura della città.

Tra il 1450 e il 1500 la nuova chiesa e il convento furono ampliati e completati con ricchi arredi sacri. 

Attorno al 1800, durante il periodo napoleonico, il convento e la Chiesa del Carmine vennero abbandonati dai frati, a causa della soppressione degli ordini religiosi, ma già nel 1819, il convento e la chiesa ritornarono ad essere sede della parrocchia con il nome attuale di San Giacomo Maggiore del Carmine. 



(Cerchiata in rosso la collocazione originaria della chiesa in un'antica rappresentazione di Imola)


L'importanza della chiesa durante la Seconda guerra Mondiale

Durante la Seconda guerra mondiale questa chiesa diventò il rifugio di molti militari sbandati e prigionieri di guerra, profughi, disertori polacchi e russi arruolati forzatamente dai tedeschi, ebrei, partigiani e dirigenti politici ricercati dai fascisti, arrivando ad ospitare fino a 350 persone. Nella chiesa, il 14 aprile 1945, si tenne una riunione con comandanti delle brigate di Imola e il presidente del Comitato di Liberazione Nazionale; decisero l'insurrezione di Imola contro i nazifascisti. 


(Interno della Chiesa di San Giacomo Maggiore del Carmine)

La struttura

Nel 1720 la Chiesa di San Giacomo Maggiore del Carmine fu rinnovata e ampliata dall’architetto Domenico Trifogli. 

Per le modifiche, l’architetto si ispirò ad alcune costruzioni romane, dando caratteristiche neoclassiche alla chiesa. La ristrutturazione totale non ha necessitato la demolizione della chiesa già presente, perciò sono stati conservati i muri principali, il portico d’ingresso e le volte.

Trifogli ha inizialmente innalzato tutto l’edificio, poi ha costruito, dalle fondamenta, il presbiterio (zona dove si trova l’altare), il coro e la zona dietro all’altare. L'interno è composto da una navata unica, presenta 6 cappelle laterali decorate da colonne corinzie, di fronte all’altare troviamo l’assemblea. 

Il soffitto, costituito dalle volte, rimase privo di decorazioni creando contrasto con la parte inferiore che è ricca di finiture. Facendo così, lo sguardo è concentrato verso la lunghezza della chiesa e non verso l’altezza. 

Dopo qualche anno, finiti i lavori di Trifogli, venne apportata un’altra modifica: la facciata della chiesa inglobò il portico. 


Il convento

Al convento si accede per uno scalone con il soffitto affrescato. Anch'esso nel 1700 ha subito varie innovazioni: venne innalzato il campanile venne rifatta la parte posteriore della struttura. Nel corridoio è presente una pinacoteca e all'interno, attualmente, è situato il Museo dei burattini, marionette e teatrini italiani e stranieri dell’Ottocento e Novecento. 




Le decorazioni nella chiesa

L’interno della Chiesa di S.Giacomo Maggiore è ricco di finiture  e opere d’arte. Nel presbiterio troviamo due organi racchiusi in casse decorate. Il coro e l’altare maggiore sono ornati da intagli. 

Lungo la navata sporgono pilastri dal muro sui quali è dipinta la Via Crucis . Sul lato sinistro si trovano tre cappelle: nella prima sono collocate una statua della Madonna del Piratello e una di Gesù. Nella seconda abbiamo un’altra statua che raffigura la  Madonna. Nella terza è situata la statua della Madonna del Carmine con in braccio il figlio Gesù, ai lati troviamo le statue dei profeti Elia ed Eliseo.

Dopo possiamo osservare l’altare maggiore in marmo in fondo alla navata principale, con di fianco le due cantorie. 

Anche nella parte destra della navata si aprono altre tre cappelle con statue in stucco e tele sempre di ispirazione mariana.


                     Lavoro di ricerca a cura di

Vanessa Berardi

2^C-AFM


BIBLIOGRAFIA

Andrea Ferri, Alessandro Seravalli e Marco Violi, Guida della Chiesa di San Giacomo del Carmine in Imola, Imola: Il Nuovo Diario Messaggero, pp 9-56


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